HERITOGRAPHY: MOSAICI TERRITORIALI E FORME DI GOVERNANCE LUNGO LE ALPI OCCIDENTALI – articolo scientifico
E' stata pubblicata da ARACNE sulla collana Geografia Economico–Politica n. 39 l'edizione dal titolo COM-PRENDERE IL MONDO: ORIENTAMENTO E DINAMICHE DI SCALE - Un'Analisi di Casi a cura di Rosalina Grumo
Il dibattito sulla dimensione locale e globale della società, della cultura e dell’economia focalizza la sua attenzione sul radicale cambiamento e sulla transizione. La dimensione della globalizzazione non è, come è stato dimostrato, l’unica ricetta per dare soluzioni ai problemi del mondo. Sarebbe opportuno seguire traiettorie dove i territori e con essi il tempo e la società non rappresentano soltanto uno scenario, ma ne costituiscono gli elementi fondanti. Essenziali risultano gli approfondimenti teorici ed empirici a scala locale, nazionale e globale, volti a dare senso alle dinamiche spazio–temporali emergenti, per ripensare i nuovi orientamenti su alcuni temi fondanti: la relazionalità, la dimensione
storica dei territori, le risorse culturali e le condizioni istituzionali.
Tra i contributi pubblicati anche l'articolo a cura di Stefania Cerutti e di Andrea Cottini (ARS.UNI.VCO ETS), dal titolo HERITOGRAPHY: MOSAICI TERRITORIALI E FORME DI GOVERNANCE LUNGO LE ALPI OCCIDENTALI (pp. 263-276 ), di cui si pubblica di seguito l'Abstract: Il patrimonio culturale e i ruoli che assume in ambito sociale, economico e turistico sono da tempo oggetto di interesse e di indagine da parte di ricercatori e decisori politici di diversi paesi e discipline. A seguito dell’evoluzione della nozione di cultural heritage e dell’ampliamento delle sue funzioni, il patrimonio ha acquisito una crescente autonomia sia in ambito conoscitivo che progettuale. Ciò si lega al suo apparato concettuale in grado di stabilire un rapporto indissolubile tra dimensioni tangibili e intangibili che lo costituiscono e lo legano ai processi di sedimentazione territoriale, all’immaginario che evoca, alle rappresentazioni che lo accompagnano. In questa prospettiva, il patrimonio culturale diventa espressione di appartenenza a una comunità, a una tradizione culturale, a un luogo. Sposta la sua attenzione dagli oggetti ai soggetti della cultura appartenenti alle comunità, capaci di riconoscere i valori che riattiva e di collegare le risorse patrimoniali con le identità che costituiscono il “motore evolutivo” della vita sociale. Ciò vale in particolare per le piccole città e le aree interne, anche lungo l’arco alpino, dove è possibile rinvenire un mosaico di progetti territoriali basati su forme rinnovate di governance. Partendo da queste evidenze, la ricerca esplora il rapporto tra patrimonio culturale e sviluppo turistico in alcune aree alpine, con l’obiettivo di mostrare la sua incidenza sulle dinamiche e sull’organizzazione locale, quando viene vissuto e rappresentato in un ambiente creativo e partecipativo come espressione di comunità vive. (...) Adottando questa visione, la ricerca presenta alcuni casi riguardanti percorsi ed esperienze di governance partecipativa condotte all’interno di piccole comunità lungo le Alpi. Essi consentono di mostrare risultati concreti in termini di luoghi dove le risorse e le persone sono diventate espressione di identità e forza progettuale. Questi casi possono, quindi, rappresentare buone pratiche basate su un dialogo profondo tra le comunità e le istituzioni in una logica di riappropriazione del passato e di condivisione sostenibile del futuro.
fonte: GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA / 39, collana diretta da Tullio D’Aponte e Vittorio Amat -Com–prendere il mondo: orientamento e dinamiche di scala - ISBN 979-12-218-0320-4 - DOI 10.53136/979122180320417 - ARACNE EDITORE, Novembre 2022